L’ipercalciuria primitiva è un’alterazione del metabolismo spesso sottodiagnosticata, che si caratterizza per una perdita di calcio attraverso l’urina superiore alla norma (più di 300 mg/die nell’uomo e più di 250 mg/die nella donna).
A livello clinico l’ipercalciuria può provocare calcoli renali e indebolimento delle ossa e può essere una concausa dell’insorgenza dell’osteoporosi, visto che si manifesta circa nel 20% delle donne con osteoporosi postmenopausale.
La cura dell’ipercalciuria primitiva riguarda si ha attraverso:
- la revisione della dieta, che deve fornire una giusta dose di calcio e calorie, deve essere ricca di acqua (2-3 litri al giorno di acqua a contenuto calcico normale o elevato), povera di sale e di proteine animali, povera di zuccheri semplici e alcol;
- il controllo della diuresi, con la possibile associazione, al fine di ridurre il rischio di ipopotassiemia, di un diuretico risparmiatore di potassio.